IT’S ALL ABOUT GOLD TRASH

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FATTI LA NOMINA E VAI A DORMIRE

Cari lettori,

quante volte a scuola vi è capitato che quel famoso compagno di classe, super intelligente, la cui pagella pullula di 10 e lode, e così tanto ben voluto dai prof al punto tale da quasi inserirlo nel loro status famigliare, non fosse preparato per una verifica o per un interrogazione ma che nonostante ciò riuscisse sempre ad ottenere non solo buoni voti ma soprattutto la più totale venerazione da parte dei professori ? Bene, è quello che a mio modesto parere accade nel mondo della moda, e per mia considerazione personale, si verifica soprattutto nel mondo magico delle luxury creations,  quelle “figlie” nate da madre GUCCI, PRADA, CHANEL, DIOR, FENDI, DOLCE&GABBANA, JACQUEMUS, YVS, LOUIS VUITTON, e via dicendo, che si è fatta spazio nella storia nel corso degli anni, arrivando a creare un vero e proprio colosso che mai nessuno è riuscito e riuscirà ad abbattere. Per capire però di cosa sto parlando, dobbiamo fare un breve passo indietro, ed arrivare al 2011, anno definito da molti “year of the golden trash”, ovvero “anno della spazzatura d’oro”, dove si vocifera che le più grandi case di moda compirono un vero e proprio buco nell’acqua con le loro collezioni, poiché risultarono prive di tutto, di fantasia, di materiali di qualità, ma soprattutto povere d’amore, ingranaggio senza il quale nulla ha senso. Ricordate infatti che l’amore è importante soprattutto per uno stilista, senza il quale il brand sarebbe solo un mucchio di tessuti e strutture messe insieme atto a creare qualcosa che morirà ancor prima di nascere, dunque è l’amore che dà vita alle creazioni. Eppure nonostante ciò, agli occhi degli appassionati e dei critici le creazioni vennero considerate come “spazzatura d’oro”, proprio perché, secondo loro, anche se apparentemente “orribili” furono le migliori creazioni più brutte degli anni 2000. Dunque possiamo dire che la moda sia paragonabile a quel famoso compagno di scuola di cui parlavamo prima ? Per me è un grande sì. E’ a mio parere tutta una questione di nomina, non importa infatti se (ipotesi) Chanel o Dior, domani facessero uscire una collezione basata su calzini messi al posto dei guanti o borse fatte con il cartone della pizza, saranno pur sempre delle grandi firme che oramai si sono “fatte una nomina”, per cui anche una loro collezione all’apparenza orripilante, si trasformerà in una vera e propria innovazione acclamata da tutti. Pertanto cari lettori, nella vita è necessario farsi LA nomina affinché possiate andare a dormire ogni sera tranquilli, consapevoli che se il mondo dovesse andare in rovina voi sarete sempre seduti su di un trono in cima ad una montagna fatta di oro.